Nuova consonanza – La scoperta dell’America e altri sonetti
Azione musicale per attore, clarinetto e pianoforte (2020)
* prima esecuzione assoluta
testi di Cesare Pascarella (1858-1940), musica di Fabrizio de Rossi Re (1960)
con Massimo Wertmüller attore
Fabrizio de Rossi Re pianoforte
Fabio Battistelli clarinetto
Ah quell’omo! –je fecero – chi siete ? Eh-fece-chi ho da esse? So’ un servaggio
in coproduzione con Fondazione Roma Tre – Teatro Palladium
Un classico della poesia romanesca reinventato in una chiave di teatro musicale innovativa e arguta, in cui la musica di Fabrizio de Rossi Re si interseca con la recitazione dell’attore Massimo Wertmüller, che è anche regista dello spettacolo. I sonetti di Pascarella sono rivisitati e reinventati secondo un percorso che accosta le sonorità di oggi al suono di una lingua antica e suggestiva.
La produzione di Fabrizio De Rossi Re è da diversi anni caratterizzata da un’esplorazione aperta che accoglie e coniuga varie esperienze stilisticamente multiformi sempre in bilico tra una diretta comunicazione e l’eredità linguistica della sperimentazione.
Aundience Revolution – Fratto_X
L’EVENTO È SOLD OUT
di Flavia Mastrella Antonio Rezza
con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista
(mai) scritto da Antonio Rezza
habitat di Flavia Mastrella
assistente alla creazione Massimo Camilli
luci Mattia Vigo
luci e tecnica Daria Grispino
macchinista Andrea Zanarini
organizzazione generale Marta Gagliardi
una produzione Rezza Mastrella La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello
FILASTROCCHE DELLA NERA LUCE (Cronache della Shoah)
Filastrocche della nera luce (Cronache della Shoah)
con Lorenzo Macrì, Evelina Meghnagi e Giuseppe Manfridi
di Giuseppe Manfridi
Ingresso gratuito.
Prometeo
da Eschilo
adattamento e regia di Patrick Rossi Gastaldi,
con Edoardo Siravo e con Ruben Rigillo, Silvia Siravo, Gabriella Casali, Alessandro D’Ambrosi,
musiche originali Francesco Verdinelli,
produzione Associazione Culturale Laros di Gino Caudai
Dopo la rivolta di Zeus contro il padre Crono e la guerra che ne segue, Zeus si insidia al potere e annienta i suoi oppositori. Prometeo, per aver donato il fuoco agli uomini, subisce la sua collera e viene incatenato ai confini della terra nella regione della Scizia e il suo fegato sarà divorato in eterno da un’aquila famelica.
Il dramma, interamente statico, mette in scena Prometeo di fronte a diversi personaggi divini, senza mai presentare un confronto diretto tra Zeus e il Titano.
La Centralità di Prometeo in tutta l’opera è costante: un ribelle contro Zeus e i nuovi Dei che piegano ogni cosa alla loro volontà. Il protagonista appare così portatore di un valore che non può non suscitare simpatia nello spettatore: la solidarietà verso agli uomini e la volontà di aiutarli a progredire facendo loro conoscere il fuoco.
L’identificazione del pubblico in Prometeo avviene in quanto il Titano, come l’uomo, aspira ad un “di più” che non gli è concesso. È un eroe confinato in un sistema di valori arcaici, dove l’ambizione a quel “di più” è considerata un atto intollerabile di superbia e tracotanza.
L’adattamento tende ad essere più diretto possibile, senza però togliere alcuni misteri che le parole sanno suscitare, per incantare, sognare, pensare, senza sconvolgere pensieri aulici e poetici che l’autore ci tramanda.
Una domanda sorge ora, nel 2020: merita l’uomo questo supplizio atroce, senza pace e senza fine, che Prometeo, innamorato dell’umano, subisce?
“… Prometeo, è il padre che ti dice “buttati!” quando sei su un albero e tu lo fai, perché sai che se cadi lui ti prende, un padre che sa infondere coraggio e fiducia perché ne ha in noi… Prometeo è una figura antica e moderna perché ha coraggio, la virtù più ambita…”.
Da “Una SPA per l’anima” di Cristina Dell’Acqua
Patrick Rossi Gastaldi
Audience Revolution – Parlami Terra
da un’idea di Federica Migliotti
una creazione di Damiano Ottavio Bigi, Chiara De Bonis, Federica Migliotti
con Chiara De Bonis
coreografie Damiano Ottavio Bigi
Elaborazioni sonore Valerio Camporini Faggioni
Costumi Anna Coluccia
disegno luci Raffella Vitiello
animatore oggetti di scena Anton De Guglielmo
regia Federica Migliotti
produzione Compagnia TeatroViola – Cranpi
con il sostegno di Spazio Vulkano – Ravenna Teatri, Casa Laboratorio di Cenci, Teatro Villa Pamphili, Teatro di Roma- Teatro Nazionale, Teatro Biblioteca Quarticciolo
Spettacolo vincitore del bando In Viva Voce promosso da Atcl Lazio
Tout public dai 4 anni
La notte è una foresta di pensieri e i più incredibili viaggi si compiono nel mondo dei sogni.
In Parlami Terra si racconta il sogno di Gaia che viene ri-svegliata dalla madre di tutte le madri, la Madre Terra. Dal momento in cui inizierà a “parlarle”, Gaia non potrà più fare a meno di seguirla, facendo così esperienza del mondo e dei suoi elementi. Ed è una vera tempesta di emozioni quella che dovrà affrontare, fatta di scoperte, magie, sudore, fatica, gioia, spavento… Il futuro di Gaia — e quello di tutti noi — sono indissolubilmente legati ad un unico respiro, quello della Natura.
Movie to music
Premio cinematografico
Progetto realizzato con il contributo del MIC/Direzione generale cinema e audiovisivo
da un’idea di Luca Aversano
e Giandomenico Celata,
direzione artistica Paolo Casella
Kaspar (ovvero una tortura di parole)
(In lingua tedesca con sopratitoli in italiano)
con Lea Barletti e Werner Waas
regia/produzione di Barletti/Waas
con il sostegno dell‘ ItzBerlin e.V.
la collaborazione di Iacopo Fulgi e Harald Wissle
e con il contributo del Forum Austriaco di Cultura
Kaspar è una rielaborazione di Peter Handke della misteriosa vicenda di Kaspar Hauser e prende spunto dalla frase di Kaspar „Vorrei diventare un tale come già un altro fu“ e muove dal proposito di dimostrare come una coscienza umana “vuota” possa essere riempita, e con ciò violentata, con l’esercizio di formule linguistiche convenzionali. Un suggeritore sottopone Kaspar a una vera e propria tortura di parole fino a quando acquista proprietà di linguaggio e comincia a ribellarsi. A quel punto il gioco si complica e non si sa più con esattezza chi è a condurre il gioco.
Roma Tre Orchestra – La musica italiana da Ermanno Wolf-Ferrari ai giorni d’oggi
E.Wolf-Ferrari: Quintetto per pianoforte in re bemolle maggiore op.6
A.Gilardino: Concerto di Asigliano per contrabasso e sette strumenti
M.Castelnuovo-Tedesco: Concerto n.1 per chitarra in re maggioreop.99
Matteo Bevilacqua, pianoforte,
Massino Ceccarelli, contrabbasso,
Giulio Tampalini, chitarra,
Sieva Borzak, direttore
Sorella
di Marco Lodoli
Regia di Stefano Cioffi
con Anna Ferraioli Ravel, Antonio Monsellato, Giulia Bartolini e Alice Generali
Una maestra d’asilo e tredici bambini scatenati: Amaranta non sa bene come prenderli, quei piccoli diavoli pazzi di vita. E non sa neanche come prendere se stessa, visto che lei è una suora piena di dubbi, smarrita nei suoi pensieri. Ma uno di quei bambini la spinge all’improvviso verso il mondo, dandole dei compiti semplici e misteriosi, costringendola a rischiare. Perché forse la verità non si nasconde nell’alto dei cieli, ma nella gioiosa insensatezza della vita. La protagonista, sulle parole di Lodoli, attraversa con delicatezza i pensieri di una donna come tante, scissa nel suo intimo tra paura e volontà, tra ambire e fuggire, tra lo stare e il desiderio di una vita diversa. Un racconto impalpabile e terreno al tempo stesso, che accompagna il pubblico a porsi quelle domande un po’ scomode che sono annidate dentro di noi.
Vite in Musica – Perdutoamor
BIOPIC MUSICALI -Proiezioni e incontri
Progetto realizzato con il contributo del MiC
Direzione generale cinema e audiovisivo,
ideazione Luca Aversano ed Enrico Carocci
Romanzo di formazione di un giovane siciliano a cavallo tra gli anni 50 e i 60, narra il percorso di crescita di Ettore Corvaja a partire dalla sua infanzia. Il film è l’esordio alla regia di Franco Battiato.