Un progetto della Fondazione Roma Tre Teatro Palladium
Realizzato con il contributo del Municipio Roma VIII
Ideazione e coordinamento: Alessandra De Luca
In collaborazione con il progetto Garbatella 20/20, a cura di Francesca Romana Stabile, Elisabetta Pallottino, Paola Porretta; con l’intervento di Pietro Ruffo
Coinvolgimento e attivazione territoriale: Gabriele Contenti, Alessandra De Luca
Interviste e ricerca sul campo: Aurora Colella, Gabriele Contenti, Edoardo Proietta, Simona Silvestri, Alessandra Zoia
Riprese e montaggio video: Alessandra Zoia
Allestimento e grafica: Aurora Colella, Simona Silvestri
Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.
Cesare Pavese – La luna e i falò
Nel quartiere di Garbatella la dimensione individuale e la dimensione comunitaria s’intrecciano in forme estremamente caratteristiche, a partire da quell’utopia urbanistica della città giardino posta alla base della sua fondazione. Le peculiari architetture pensate per favorire la socialità, le innumerevoli piazze, i suoi lotti e i suoi colori ne hanno determinato in maniera decisiva i contesti molteplici e diversificati, ma al contempo accomunati da una vivacità culturale e sociale di matrice popolare.
Il progetto Il segno dell’utopia – Aspettando Garbatella100 intende disegnare uno specifico percorso nel cuore della Garbatella, attraverso quei luoghi, quelle storie e quelle atmosfere improntate all’utopia di un mondo migliore. Un percorso non solo fruito, ma soprattutto costruito dalla comunità del quartiere, per il quartiere e per gli ospiti che accoglie e accoglierà.
L’obiettivo è quello di raccontare non solo le vicende più note, ma anche le piccole storie, le piccole imprese, le realtà associative culturali e sociali che a Garbatella vivono e operano quotidianamente, e che ne hanno concretizzato nel tempo la sua crescita e rigenerazione urbana, a cento anni dalla fondazione del quartiere.