Ore 14:30
Teatro Palladium
Piazza Bartolomeo Romano, 8
SUONARE LA CITTÀ. OMAGGIO A GIUSEPPE CHIARI.
Tavola rotonda
Saluti istituzionali
Annalisa Tota, Prorettrice Vicaria Università Roma Tre
Luca Aversano, Direttore del Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre
Introduzione
Lara Conte, Università Roma Tre
Pasquale Fameli, Università di Bologna
Francesca Gallo, Sapienza Università di Roma
Interventi
Mattia Cavoli, Università dell’Aquila
Mario Chiari, Archivio Giuseppe Chiari
Livia De Pinto, Università per Stranieri di Siena
Ilaria De Sanctis, Università Roma Tre
Marianna Lucarini, Università Roma Tre
Giulia Pedace, Responsabile Centro Archivi MAXXI Arte e Documentazione
Daniele Vergni, Sapienza Università di Roma
Ore 17:30
Teatro Palladium
Piazza Bartolomeo Romano, 8
DELL’AZIONE NEGATRICE
Azione di Mauro Folci
Con Mauro Folci, Giuliano Ranucci e Marcello Ranucci
Seduti al tavolino di un bar, tre persone rievocano le due note di Alexandre Kojève contenute nel suo Introduzione alla lettura di Hegel, in cui si prefigura, nella prima, la fine dell’Azione negatrice – dell’Azione con la A maiuscola – ossia la fine dell’uomo storico; mentre nella seconda nota si afferma che il mondo post-storico è un dato già acquisito, oggettivato nell’alternanza “dell’eterno presente” dell’American way of life o nello snob giapponese. Si disegna una vita completamente depotenziata in cui nulla può essere più pensato, detto o realizzato. Un autentico non luogo in cui gli uomini cessano di lottare contro la natura e le classi tra di loro, dove hanno rinunciato al discorso filosofico e non creano più opere d’arte: una nuova animalità che canta come fanno gli uccelli e le cicale e “si accontenta di fare l’amore come fanno le bestie adulte”.
Ore 18:00
Quartiere Garbatella
CAMMINATA DI ASCOLTO
Con una proposta sonora di Julie Faubert
In collaborazione con Daniela Angelucci e Francesco Careri, Università Roma Tre
Una camminata di ascolto attraverso i lotti della Garbatella si aggiunge ad un ascolto situato, ancorato a un luogo scelto per le sue caratteristiche acustiche e le trame di
vita che lo popolano… o che lo potrebbero popolare.
Ore 19:00
Quartiere Garbatella
RITRATTO DI M.
Performance sonora di Sara Basta
in dialogo con Marzia Coronati
In collaborazione con Iuno, Roma
Dalle sei alle dieci di sera, per alcune settimane, M. ha registrato i suoni prodotti nella propria casa: le azioni che si ripetono, i gesti di cura quotidiani, i rumori generati dagli spazi, dagli oggetti, dalle persone, adulte e bambine, che la abitano. Durante la passeggiata urbana alcuni estratti delle registrazioni ambientali saranno portati nelle strade: amplificati da una cassa, valicheranno la dimensione privata per espandersi nello spazio pubblico aprendo al confronto e alla discussione con il pubblico.
Ore 21:00
Teatro Palladium
Piazza Bartolomeo Romano, 8
ALVIN CURRAN. ENDANGERED SPECIES
Concerto-performance
Endangered Species è un progetto solista in continuo divenire: iniziato nel 1988 con il
titolo di Electric Rags, nel tempo si è evoluto rispondendo ai luoghi e ai contesti nei quali viene di volta in volta eseguito, oltre che alle possibilità espressive offerte progressivamente dalle nuove tecnologie musicali.
Attingendo da uno sconfinato repertorio di circa tremila file audio registrati nell’arco di oltre sessant’anni, poi processati da un campionatore midi e suonati con un pianoforte a coda, Alvin Curran genera una performance musicale spontanea e sempre nuova: «Quelle di Endangered Species sono storie sonore raccontate in un linguaggio che ho inventato pensando a persone, luoghi, canzoni, cose, eventi, macchine, musiche, animali, stanze, cieli, arie e sogni…, a volte senza pensare a nulla. Ogni performance è una nuova storia raccontata in tempo reale, con gli stessi suoni essenziali, lanciati come un artista che dipinge ad affresco, configurati di volta in volta e in ogni momento con la durata imprevedibile della propria energia creativa» (A. Curran) .
Suonare la città. Dall’azione all’ecologia dell’ascolto. Giornata di studio, performance, camminata di ascolto si inserisce nell’ambito delle attività del progetto di ricerca PRIN PNRR ASE
Art Sound Environment: Towards a New Ecology of Landscape.
Il titolo della giornata riprende e riattualizza la celebre azione di Giuseppe Chiari, Suonare la città, opera seminale per le contaminazioni tra suono e arti visive nel panorama delle ricerche artistiche italiane, che si pone in stretta relazione con i processi e il pensiero di John Cage, nell’orizzonte di allargamento della composizione musicale al suono e al rumore nell’ambiente e nello spazio urbano.
Suonare la città viene elaborata nel corso degli anni Sessanta ed eseguita da Chiari in diverse occasioni: una delle prime e memorabili coincide con la rassegna Campo Urbano, a Como nel 1969, quando viene coinvolta la comunità locale che scende per strada con strumenti improvvisati – pentole, sonagli, attrezzi vari – e invade giocosamente le strade del centro storico comasco producendo un concerto attraverso un’irriverente appropriazione dello spazio pubblico. Da allora molte pratiche artistiche si sono succedute, sottolineando quanto la dimensione acustica sia un aspetto fondamentale dell’esperienza e della comprensione dello spazio urbano, aggiungendo al rumore di fondo delle nostre città suoni prodotti o spontanei, predisponendo all’ascolto attivo, evocando le trasformazioni del paesaggio sonoro corrispondenti all’evoluzione della composizione sociale, politica e culturale delle comunità. Che dimensione può dunque assumere oggi una riproposizione di Suonare la città e che forme di coinvolgimento e di ascolto può mettere in atto? Attraverso momenti di dibattito, performance e camminata di ascolto artist* visiv, musicist e ricercator* si confronteranno sulle potenzialità poetiche e politiche del suono all’incrocio con le arti visive.
Il progetto PRIN PNRR ASE – Art Sound Environment: Towards a New Ecology of Landscape analizza il rapporto tra arte, suono e paesaggio nelle ricerche artistiche italiane dagli anni Sessanta a oggi, con particolare attenzione agli interventi processuali, installativi e partecipativi, realizzati all’aperto, sovente in luoghi decentrati, periferici e marginali della penisola.
In Italia mostre storiche come Parole sui muri (Fiumalbo, 1967), Un paese + l’avanguardia artistica (Anfo, 1968), Arte povera più azioni povere (Amalfi, 1968) e Campo urbano (Como, 1969) hanno avviato nuove strategie espositive, collocando l’esperienza artistica in una prospettiva orizzontale, a stretto contatto con la natura, con lo spazio urbano e le comunità. Successivamente, la specificità dell’intervento sonoro in relazione all’ambiente è messa a fuoco con maggiore consapevolezza in eventi come Sonorità prospettiche (Rimini, 1982) e più recenti festival come Liminaria.