- Nell’ambito di Orbita |Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza:
(Marcos Morau /Led Silhouette Spagna) (Prima nazionale)
Direzione del progetto: Led Silhouette
Idea e direzione artistica: Marcos Morau
Coreografia: Marcos Morau
Assistenza coreografica: Marina Rodriguez
Con: Jon López e Martxel Rodríguez
Testi: Carmina S. Belda
Voce Off: Oier Zuniga
Scenografia: David Pascual
Light Design: Andoni Mendizabal
Costumi: Iñaki Cobos
Audiovisivi: Iñaki Iriarte
Spazio sonoro e musicale: Juan Cristóbal Saavedra
Video: Marina Rodríguez
Produzione: Led Silhouette
Distribuzione: Rocio Pindado, Portal 71
durata 30′
I nativi digitali stanno assistendo a uno scenario instabile e convulso che pone loro (e noi) di fronte a un processo di disumanizzazione e isolamento, che trova la soluzione più vincente in schermature individuali e creazioni di identità differenziate. La contemporaneità devasta i corpi fragili, che dibattono tra la possibilità della ribellione o la docilità. In questa contraddizione, che è una lotta costante e incerta, sorge il bisogno della comprensione, dell’empatia, della compassione e dell’amore come risorsa urgente. Los Perros propone di raggiungere uno stato di resistenza; come cani che vagano, cani che si ritrovano, che si riconoscono vulnerabili, che condividono gioia, ma anche dolore, che cadono e si rialzano, che danzano, che si ribellano attraverso l’amore, la generosità e l’impegno, per trovare in quel cammino comune il senso della propria vita, per superare insieme violenza e degrado. Il dispiegamento di una danza appassionata che trova il suo significato più puro nella ripetizione e nella catarsi: danza fino allo sfinimento, abbaia fino allo sconforto, vivi fino allo sfinimento. La storia dell’uomo che si contempla nell’altro per ritrovarsi. Due uomini abbracciati. Due uomini che danzano finché tutto finisce e tutto ricomincia.
Led Silhouette è una compagnia fondata e diretta da Martxel Rodriguez e Jon López quando nel 2016, parallelamente all’attività di interpreti ne’ “La Veronal”, nel 2016 iniziano il loro percorso di creazione autonoma. Dalla prima performance del 2016, “Moira”, coprodotto e presentato in anteprima al “Festival 10 Sentidos” di Valencia, hanno ottenuto consensi e premi e sviluppato opere per teatri come “Cuarta Pared” a Madrid, “Festival DNA” nella sua edizione 2018 o il Museo “Centre del Carmen” a Valencia. Consapevoli del potenziale trasformativo delle arti all’interno della società, i loro progetti mirano a promuovere la partecipazione e l’empowerment di diversi gruppi sociali, creando una rete tra comunità e persone.
Marcos Morau ha studiato coreografia presso l’Institut del Teatre de Barcelona, il Conservatorio Superior de Danza de Valencia e Movement Research di New York, ottenendo il premio straordinario dell’Institut del Teatre. Il suo talento artistico non si limita al campo della danza ma si estende a discipline come la fotografia e il teatro, per cui ha conseguito il Master in Teoria del Dramma. Considerato uno degli artisti piu’ creativi della sua generazione a livello europeo, oltre alla direzione della sua compagnia La Veronal, fondata nel 2005, ha creato produzioni originali per prestigiosi ensemble come la National Dance Company of Spain, Scapino Ballet Rotterdam, Skånes Dansteater, Göteborg Operans Danskompani, Ballet de Lorraine e Carte Blanche Norway, Spellbound Contemporary Ballet solo per citarne alcuni.
If you were a man Spellbound Contemporary Ballet
Coreografia: Mauro Astolfi
Con: Lorenzo Capozzi, Mario Laterza, Mateo Mirdita, Alessandro Piergentili
Musiche: AAVV
Costumi: Anna Coluccia
Una produzione Spellbound con il contributo del Ministero della Cultura
Coproduzione Attraversamenti Multipli e Armonie d’Arte Festival
Durata 21′
If you were a man è uno studio per quattro uomini su una profonda riprogrammazione dell’ascolto. Se i suoni prodotti dai movimenti, dai respiri, potessero sempre essere decodificati in tempo utile alcune cose potrebbero essere evitate, potrebbero non accadere e si potrebbe imparare ad ascoltare efficacemente un corpo che non parla. La meraviglia di un dialogo silenzioso porta con sé risultati inaspettati, anche i piccoli rumori e le strategie del corpo possono dichiarare in anticipo un imminente conflitto. Il rifiuto, il sospetto, la diffidenza, l’amore o la paura, non sempre sono comunicati in tempo utile per poter intervenire, per poter accogliere un’informazione preziosa sugli altri.
Spellbound Contemporary Ballet è una compagnia leader della scena internazionale grazie alla combinazione tra il portfolio personale di Astolfi, le eccellenze tecniche dei danzatori, e la visione progettuale fortemente agganciata a una apertura internazionale che mira a creare un modello di alto profilo focalizzato sulla qualità dei progetti e sulla relazione in rete. Negli ultimi anni la Compagnia ha presentato le proprie opere all’interno di Biennale di Venezia, Schricttmaker Festival, Houston Dance Salad Festival, Bangkok International Dance and Music festival, Seoul Modafee Festival, Sidance Seoul, International Spring Festival a Tel Aviv, Santa Lucia Festival a Monterrey, Madrid en Danza, Valencia Temporada Festival, Prisma International Dance Festival, Vitebsk International Festival of Modern Choreography, Fabbrica Europa, Oriente Occidente, Invito alla Danza, Milano Oltre, Transart, La Merce, Guangdong Dance Festival, Chutzpah Dance Festival, Tokyo Dance New Air, Biarritz Le tempes D’Aimer, City Contemporary Dance Festival, Arcachon Dance Festival, Bangkok Italian Festival, Ankara Music Festival, Tblisi Ballet Festival, Hong Kong City Contemporary Dance Festival, Frei Art Festival, Copenaghen Dance Festival, Dap Festival, Milano Oltre. Nel 2021 Spellbound ha presentato le creazioni Marte di Marcos Morau e Vivaldiana di Mauro Astolfi al prestigioso Dance Inversion Festival prodotto dal Teatro Bolshoi di Mosca in Russia.