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Le faux Baroque

15 Maggio 2025 • h. 20.30 > 21.15

Teatro Palladium

Mutamenti
Roma Tre Orchestra
Roma Tre Orchestra 2024/2025

H. Villa – Lobos: Bachianas Brasileiras n. 9

G. M. Monn (arr. A. Schönberg): Concerto per violoncello in sol minore

H. Casadesus: Concerto per viola nello stile di J. C. Bach

E. Bloch: Concerto Grosso n. 2 per archi

Con una coreografia danzante a cura di Chiara Cioci

Carlotta Libonati, viola

Alessandro Guaitolini, violoncello

Roma Tre Orchestra

David Daubenfeld, direttore

Il programma Le faux Baroque propone un viaggio attraverso musiche che richiamano lo stile barocco, ma con un tocco di “falsità”, perché non sono state, completamente o in parte, scritte da autori appartenenti a questo periodo. Il termine “falso barocco” non vuole avere un’accezione negativa, ma descrive piuttosto il modo in cui alcuni compositori moderni hanno reinterpretato, evocato o giocato con il linguaggio barocco, senza rimanerne intrappolati nelle regole strette. Il programma mette in luce come il barocco sia stato non solo un punto di partenza per la musica moderna, ma anche una fonte inesauribile di ispirazione.

La Bachianas Brasileiras n. 9 di Heitor Villa-Lobos omaggia il barocco attraverso il prisma della cultura brasiliana. Il suo ciclo Bachianas Brasileiras unisce la forma e il rigore contrappuntistico di Johann Sebastian Bach con melodie e ritmi popolari brasiliani.

Il Concerto per violoncello in sol minore di Georg Matthias Monn, un compositore realmente appartenente al periodo barocco, è stato riarrangiato da Arnold Schönberg nel 1932. Schönberg, uno dei principali rappresentanti della modernità musicale, rielabora l’opera di Monn mantenendo la struttura barocca ma aggiornando l’orchestrazione e arricchendola di complessità. L’opera diventa così un incontro tra il barocco e il linguaggio espressivo del XX secolo.

Il Concerto per viola nello stile di J. C. Bach di Henri Casadesus rappresenta forse l’esempio più diretto di “falso barocco”. Casadesus, compositore del XX secolo, scrisse questo concerto facendo credere che fosse una riscoperta di Johann Christian Bach, figlio del grande Johann Sebastian. In realtà, la pagina è una creazione moderna “nello stile di” J.C. Bach, che quindi certamente gioca con il gusto barocco, pur essendo nei fatti di un’altra epoca.

Ernest Bloch nel suo Concerto Grosso n. 2 per archi riprende la forma del “concerto grosso”, tipica del barocco, dove piccoli gruppi di strumenti dialogano con l’orchestra. Tuttavia, il linguaggio armonico di Bloch è decisamente moderno, fatto di accordi dissonanti e di una struttura melodica certamente molto diversa rispetto a quella barocca. 

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    00154, Roma – Italia
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