Cranpi associazione
60 MIN
uno spettacolo di e con Andrea Cosentino
indicazioni di regia Andrea Virgilio Franceschi
collaborazione artistica Valentina Giacchetti
oggetti scenici Ivan Medici
In occasione del Festival Overground – Abitare il cambiamento promosso dalla Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Andrea Cosentino riprende “L’asino albino”, lo spettacolo che, nato nel 2003 all’interno del Rialto Sant’Ambrogio, ha segnato l’inizio della sua affermazione nella scena contemporanea. Cosentino sceglie di riportarlo in vita così com’è nato, non riattualizzandolo, per misurare le distanze e le inquietanti contiguità tra l’Italia di oggi e quella berlusconiana: un Paese così diverso ma anche così uguale che affronta il collasso sociale e climatico, che già più di vent’anni fa non era un mistero.
Una gita all’Asinara, all’inseguimento del celeberrimo asino albino.
Un gruppo di turisti è in giro per l’isola, un tempo lazzaretto, campo di concentramento e carcere di massima sicurezza, oggi area protetta per la conservazione di un ecosistema naturale. I visitatori sono macchiette tratteggiate a pennellate grossolane nel loro aggrapparsi con ferocia svagata al presente, in una coazione a rimuovere il presentimento della fine.
L’asino albino è il racconto di uno spettacolo, un one-man show trasformista, un assolo comico e polifonico che scivola in un’epifania tragica: un’apparizione invisibile per eccesso di luce. Se sul piano della rappresentazione vediamo un’isola, un carcere, una spiaggia, la scena esibisce un piano di realtà: è la stanza dei giochi dove costruirsi un mondo a misura, il teatro dove ci si traveste per mostrarsi, il paese dei balocchi dove ci si trasforma in asini. Collodi fa dell’asino la deviazione nel cammino del divenire umano di Pinocchio: il burattino si fa carne una prima volta perdendo la parola, ma nel raglio trova forse l’espressione più efficace del suo dolore.
Uno spettacolo sul tempo che passa e che non torna più, neanche più le stagioni.
In scena un attore, un cerchio, una pedana, un controluce.
Andrea Cosentino: Attore, autore, comico e studioso di teatro. Premio speciale Ubu 2018. È inventore, proprietario, conduttore e conduttrice unico/a di “Telemomò, la televisione autarchica a filiera corta”.
Tra i suoi spettacoli “La tartaruga in bicicletta in discesa va veloce” (spettacolo finalista “Premio Scenario” 1998), il ‘dittico del presente’ costituito da “L’asino albino” e “Angelica” (i cui testi son pubblicati in Carla Romana Antolini (a cura di), Andrea Cosentino l’apocalisse comica, Roma, Editoria e spettacolo, 2008), “Antò le Momò-avanspettacolo della crudeltà, ”Primi passi sulla luna” (il cui testo è pubblicato da Tic edizioni) Not here not now, Lourdes” (spettacolo vincitore “Teatri del sacro 2015” con la regia di Luca Ricci), “Trattato di economia” (in collaborazione con Roberto Castello) e “Kotekino riff”. Le sue apparizioni televisive vanno dalla presenza come opinionista comico nella trasmissione AUT-AUT (Gbr-circuito Cinquestelle) nel 1993 alla partecipazione nel 2003 alla trasmissione televisiva “Ciro presenta Visitors” (RTI mediaset), per la quale inventa una telenovela serial-demenziale recitata da bambole di plastica. È promotore del PROGETTO MARA’SAMORT, che opera per un’ipotesi di teatro del-con-sul margine, attraverso una ricerca tematica, linguistica e performativa sulle forme espressive subalterne.