Restituzione finale del progetto di avvicinamento delle nuove generazioni allo spettacolo dal vivo realizzato dalla Fondazione Roma Tre Teatro Palladium con il contributo della Regione Lazio
a cura di Andrea Cosentino, Eva Grieco
responsabile del progetto Alessandra De Luca
ingresso gratuito
con gli studenti e le studentesse delle scuole di Roma:
ITC Lucio Lombardo Radice, Liceo Socrate, Liceo Primo Levi, IIS Via Copernico, Liceo Aristofane
BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Avvicinare gli studenti alle pratiche creative del teatro, nella loro interazione con le discipline del curricolo scolastico, è l’obiettivo principale del progetto che la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium ha promosso con il contributo della Regione Lazio, nell’ambito degli interventi annuali per favorire l’accesso dei giovani allo spettacolo dal vivo. La partecipazione degli studenti ha riguardato diversi settori che caratterizzano la realizzazione di uno spettacolo dal vivo e la sua comunicazione: drammaturgia, recitazione, movimento scenico, composizione. Il nucleo tematico del progetto è costituito da una riflessione sul futuro, sugli spazi pubblici che gli studenti e le studentesse abitano o attraversano, sulle esperienze, i disagi, le utopie e le distopie connesse al loro vissuto.
NOTE DEI CURATORI
La restituzione finale del percorso compiuto dai ragazzi non aspira alla compiutezza di una drammaturgia teatrale convenzionale, che avrebbe tolto spazio alla ricerca individuale e collettiva. Ci è sembrato più interessante pensarla e strutturarla come la raccolta di appunti di viaggio, l’esposizione cruda e la giustapposizione di momenti di un processo incompiuto ma vivo, che non si esaurisce tanto nello spettacolo sul palcoscenico, quanto in un percorso immersivo attraverso gli spazi della città e del teatri: fotografie, ritratti, video, scritti, disegni e tutte le forme di espressione con cui i ragazzi hanno voluto raccontare e raccontarsi. L’azione artistica, comunque si realizzi, presuppone lo straniamento dello sguardo, cioè l’osservazione del proprio oggetto con occhi diversi, per poterlo meglio comprendere. Noi speriamo che l’interesse di questo progetto possa risiedere in un doppio straniamento, tramite l’opportunità di gettare uno sguardo sulla nostra città attraverso gli occhi di quegli alieni che troppo spesso sono per noi gli adolescenti.