ORBITA| Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza dedica un focus monografico all’artista Arkadi Zaides, per la prima volta a Roma, con tre progetti multidisciplinari: Talos, Necropolis e The Cloud, l’ultimo lavoro ancora in creazione. Tre lavori che mescolano indagini sul campo storico-forense, dispositivi tecnologici installativi, tematiche politiche, teatro, danza e robotica. Il progetto dedicato all’artista biellorusso è realizzato in collaborazione con Teatro Palladium, Università degli Studi di Roma III, Teatro Biblioteca Quarticciolo, ATCL, il festival Short Theatre e Open Arms.
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DOCUMENTARY CHOREOGRAPHY. Scenari geopolitici, iperoggetti e ricerca forense nel lavoro di Arkadi Zaides a cura di Piersandra Di Matteo/Short Theatre
Crediti
Di: Arkadi Zaides
In collaborazione con: Claire Buisson, Nienke Scholts, Jonas Rutgeers, Youness Anzane, Effi & Amir (Effi Weiss & Amir Borenstein), Gabriel Braga, Culture Crew, Amit Epstein, Dyane Neiman, Thalie Lurault, Etienne Exbrayat, Simge Gücük
Co- produzione: Les Subsistances, Lyon (FR), CDC Toulouse (FR), NEXT Festival, Lille-Kortrijk-Tournai (BE-FR), La Maison de la Danse, Lyon (FR), CCNN – Centre Chorégraphique National de Nantes (FR), TanzQuartier Wien, Vienne (AT), Wiesbaden Biennale, Wiesbaden (DE), Teaterhuset Avant Garden, Trondheim (NO), K3 – Zentrum für Choreographie | Tanzplan Hamburg as part of the project Together Apart, funded by the German Federal Cultural Foundation (DE)
Sostegno alla residenza: O Espaço do Tempo, Montemor-o-Novo (PT), STUK, Leuven (BE), Kunstenfestivaldesarts (BE), Dialoghi Residencies for Performing Arts in Villa Manin/CSS Udine (IT), Tanz im August/HAU Hebbel am Ufer (DE)Con la partecipazione di DICRéAM.
Con il supporto di Transfabrik Fund – the Franco-German Fund for performing arts.
Institut des Croisements – Arkadi Zaides is supported by French Ministry of Culture – DRAC Auvergne Rhône-Alpes.
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE
TALOS: Una performance che esamina la relazione tra movimento, tecnologie e futuro dei confini.
Che tipo di coreografia nasce in prossimità dei confini? Quali strategie di restrizione definiscono il movimento? La performance esplora un sistema dinamico di azione e reazione, limitazione e trasgressione, stasi e mobilità. L’opera è una risposta a TALOS, un progetto di ricerca finanziato dall’UE nel campo dell’applicazione della sicurezza, per il quale è stato progettato un sistema avanzato per la protezione dei confini terrestri europei. TALOS è stato un progetto collaborativo che ha coinvolto quattordici istituzioni di dieci Paesi e che è stato condotto ufficialmente tra il 2008 e il 2013. Ha portato alla concezione di un sistema di sorveglianza che potesse essere rapidamente dispiegato in qualsiasi luogo. Questo sistema doveva essere basato su robot mobili e semi-autonomi che pattugliassero le aree di confine e acquisissero una presenza fisica e performativa. Il progetto TALOS non è mai stato lanciato ed è rimasto un esperimento, un test e una dimostrazione di capacità tecnologiche. Arkadi Zaides ha riunito un team di coreografi, drammaturghi e videoartisti per sviluppare una performance che metta in discussione tale progetto.
Segue il talk:
DOCUMENTARY CHOREOGRAPHY. Scenari geopolitici, iperoggetti e ricerca forense nel lavoro di Arkadi Zaides a cura di Piersandra Di Matteo/Short Theatre
Intervengono Arkadi Zaides, Andrea Costa/Baobab Experience e Lorenzo Pezzani/Liminal-Università di Bologna
«Con la sua “coreografia documentale” Arkadi Zaides convoca nella danza una radicale investigazione sui corpi sottoposti a violenza politica, sociale e ambientale, interrogando la nozione di confine, i regimi di invisibilità legati alle necropolitiche migratorie, sistemi di sorveglianza e disciplinamento delle soggettività, riflessi sulle vite delle tecnologie di intelligenza artificiale. La sua strategia compositiva è il frutto di un assemblaggio di teoria, scrittura del corpo e ricerca sul campo che emerge dalla raccolta di interviste, statistiche, elaborazione di dati, pratiche incarnate, che si alimentano in una rete di collaborazioni con attiviste per i diritti umani, scienziati, medici forensi, operatori sociali, esperti provenienti da diversi campi del sapere ricombinati. Un modo di pensare la danza come forma di attivismo» (Piersandra Di Matteo).
in collaborazione con Teatro Palladium Università di Roma3, Short Theatre, Open Arms, Baobab Experience.
PROGRAMMA COMPLETO DEL FOCUS
24 Novembre ore 20.30
Teatro Biblioteca Quarticciolo
The Cloud – prova aperta
segue incontro a cura di Andrea Pocosgnich
progetto in residenza dal 20 al 24 Novembre
nell’ambito della rassegna Lotto TBQ
25 Novembre
Teatro Palladium ore 20.30
Talos
a seguire un momento di riflessione con l’artista e ospiti, a cura di Piersandra Di Matteo | Short Theatre
26 Novembre
Spazio Rossellini ore 20.30
Necropolis
in collaborazione con ATCL