Vai al contenuto
  • Il teatro
    • Il teatro
    • Scheda tecnica del Teatro
    • Gallery
    • Diario di scena
  • Programma
    • Mutamenti
    • Teatro
    • Musica
    • Cinema
    • Danza
    • Laboratori e incontri
  • Progetti
    • Audience revolution
      • Audience Revolution 2024
      • Audience revolution 2023
      • Audience revolution 2022
      • Audience revolution 2021
    • DAMS Music Festival
      • Edizione 2025
      • Edizione 2024
      • Edizione 2023
      • Edizione 2022
    • Vite in musica
      • Edizione 2024
      • Edizione 2023
      • Edizione 2022
      • Edizione 2021
    • Overground
      • Edizione 2025
      • Edizione 2024
      • Edizione 2023
    • Roma Tre Jazz Band
    • Coro Roma Tre Palladium
    • Ecoritmi
    • Le parole non bastano
      • Edizione 2024
      • Edizione 2023
      • Edizione 2022
    • Herencias
      • Edizione 2025
      • Edizione 2024
      • Edizione 2023
      • Edizione 2022
    • Shakespeare encore
    • Università
    • Scuole
    • Territorio
    • Archivio
      • Dancing Movie Stars
      • Rome on the screen
      • Sei personaggi in cerca d’autore
  • Fondazione
    • Chi siamo
    • Statuto
    • Fondazione trasparente
    • Bandi e avvisi
    • Come donare
  • Biglietti
  • Contatti
  • Il teatro
    • Il teatro
    • Scheda tecnica del Teatro
    • Gallery
    • Diario di scena
  • Programma
    • Mutamenti
    • Teatro
    • Musica
    • Cinema
    • Danza
    • Laboratori e incontri
  • Progetti
    • Audience revolution
      • Audience Revolution 2024
      • Audience revolution 2023
      • Audience revolution 2022
      • Audience revolution 2021
    • DAMS Music Festival
      • Edizione 2025
      • Edizione 2024
      • Edizione 2023
      • Edizione 2022
    • Vite in musica
      • Edizione 2024
      • Edizione 2023
      • Edizione 2022
      • Edizione 2021
    • Overground
      • Edizione 2025
      • Edizione 2024
      • Edizione 2023
    • Roma Tre Jazz Band
    • Coro Roma Tre Palladium
    • Ecoritmi
    • Le parole non bastano
      • Edizione 2024
      • Edizione 2023
      • Edizione 2022
    • Herencias
      • Edizione 2025
      • Edizione 2024
      • Edizione 2023
      • Edizione 2022
    • Shakespeare encore
    • Università
    • Scuole
    • Territorio
    • Archivio
      • Dancing Movie Stars
      • Rome on the screen
      • Sei personaggi in cerca d’autore
  • Fondazione
    • Chi siamo
    • Statuto
    • Fondazione trasparente
    • Bandi e avvisi
    • Come donare
  • Biglietti
  • Contatti

Pasolini e la musica a 100 anni dalla nascita / Nuova Consonanza

14 Novembre 2022 • h. 18.30

Teatro Palladium

Biglietti
Materia prima

Nell’ambito della rassegna speciale di Nuova Consonanza, I luoghi di Pasolini, memorie, visioni, passioni. Vi sarà l’evento “Pasolini e la musica a 100 anni dalla nascita“. Prima esecuzione assoluta!

Claudia Calabrese, autrice di Pasolini e la musica, la musica e Pasolini. Correspondances (Diastema, 2019)

Dario Peluso(1989)
Frammento* (2022) per soprano, clarinetto, tromba, vibrafono e violoncello.

Andrea Biagioli (1976)
Anima* (2022) per soprano, clarinetto, tromba, percussioni e violoncello.

Marcello Panni (1940)
Marilyn* (1962/2022) ballata per voce recitante e pianoforte.

Giovanna Dongu (1974)
Giorni fuori dal tempo(2022) scena unica in tre moti d’animo per voce                                                                                           femminile e percussioni.

Patrizio Esposito (1960)
Passaggi* (2022) per soprano, clarinetto, tromba, percussioni, chitarra e                                                                                         violoncello.

Giulio Castagnoli (1958)
Folk song* (2022) per voce, clarinetto, chitarra folk, percussioni e violoncello.

Alda Caiello voce

Freon Ensemble: Paolo Montin, clarinetto, Massimo Bartoletti, tromba e direzione, Stefano Cardi chitarra e direzione, Orietta Caianiello, pianoforte, Matteo Scarpelli, violoncello, Rodolfo Rossi, percussioni.

Personalità complessa e controversa, Pier Paolo Pasolini ha attraversato la cultura italiana del secondo Novecento, rappresentando una voce impegnata e mai scontata su temi e questioni dal forte impatto socio-culturale. Il programma proposto enfatizza la poliedricità della sua figura, riportando l’attenzione su diversi aspetti della sua esperienza intellettuale. Sei compositori appartenenti a diverse generazioni sono stati chiamati a confrontarsi con l’universo Pasolini, con lo scopo di entrare in dialogo con la sua esperienza intellettuale e artistica. La storia di Marilyn, ballata per voce recitante e pianoforte di Marcello Panni, rievoca lo straordinario fermento artistico dei primi anni Sessanta: inizialmente composta per il terzo Giro a vuoto di Laura Betti, è stata oggi restaurata da un punto di vista editoriale a sessant’anni dalla sua prima esecuzione. Giovanna Dongu si concentra sulle suggestioni suscitate dalla lettura della poesia Apro su un bianco lunedì mattina: la musica entra in dialogo con le parole del poeta e traccia rarefazioni e addensamenti, muovendosi infine, come spiega la compositrice, «su un canto lento e statico […] a indicare quella “indifferenza” della strada, che è reale, forte nella sua presenza ma al tempo stesso lontana da noi». In Anima, Andrea Biagioli si sofferma sulla costruzione della poesia A Caproni (da Epigrammetti, 1958-59), scelta come punto di partenza per la composizione, con l’intenzione di ricreare le relazioni e i contrasti esistenti nelle parole. Anche il lavoro di Dario Peluso stabilisce una relazione con la costruzione della poesia giovanile da cui trae origine, Frammento. In particolare, l’autore trasferisce il concetto di stratificazione linguistica nella scrittura musicale, applicandolo a un preciso metodo di lavoro e di organizzazione del suono. Passaggi di Patrizio Esposito prende spunto dalla compresenza di cultura alta e cultura popolare che ritroviamo nell’esperienza di Pasolini: un canto popolare della mietitura diviene un percorso attraverso cui si dipanano immagini acustiche variegate. Anche in Folk song, di Giulio Castagnoli, un canto popolare (il folk song Black is the Colour) rappresenta il filo rosso attraverso il quale si struttura la composizione. Esso lega i frammenti tratti da poesie che autori diversi (Andrea Zanzotto, Alda Merini, Attilio Bertolucci, Giorgio Caproni e Giovanni Giudici) hanno dedicato alla figura di Pasolini.

Torna a Materia prima
[prevnext]

Contatti

  • Piazza Bartolomeo Romano, 8
    00154, Roma – Italia
  • +39 06 57332772

Social

  • Facebook
  • Instagram
  • Youtube

Privacy Policy / WebDesign BIGSUR.it / © 2021 Fondazione Roma Tre Teatro Palladium - C.F. 97886260583 - P.I. IT14241931006