Il DAMS Music Festival nasce per collegare l’ambito della formazione universitaria al mondo delle istituzioni culturali e delle professioni musicali, con un approccio trasversale e transdisciplinare che trova eco anche nella tematica prescelta per questa seconda edizione: “Oltre i confini”. Artisti affermati, esperti e giovani promesse si confrontano, accanto a ricercatori e docenti provenienti dalle università italiane, all’interno di spazi “misti” di discussione e di performance su temi e argomenti diversi: i confini tra testo e suono nel teatro musicale contemporaneo, tra musica e immagine nella cultura digitale, tra culture e linguaggi espressivi, tra musica classica e musica popolare, tra musiche di diverse matrici culturali ed etniche. In particolare, il DAMS Music Festival intende costruire e rappresentare un’area interattiva tra le dimensioni della ricerca, della formazione e della creazione/produzione nel campo della musica, con particolare attenzione al mondo dei giovani, della scuola e dell’università. In questa prospettiva è prevista anche la presentazione di un’indagine realizzata in collaborazione con ADUIM (Associazione Docenti Universitari Italiani di Musica) e ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) e dedicata alla posizione della musica nelle università italiane (progetto Networking University Music in Italy – www.neumi.it ), con riferimento alle attività dei gruppi corali e strumentali (presenti tra l’altro nel programma del Festival) e alle iniziative di carattere musicologico.
Coro femminile “Le vie dei canti” di Roma, diretto da Ekaterine Kacharava.
Repertori dalla Georgia La polifonia della Georgia è rinomata per la sua peculiarità e per l’amplissima diffusione storicamente documentata nella pratica musicale delle varie aree del paese, che hanno condotto nel 2001 alla sua iscrizione nelle liste UNESCO per il patrimonio immateriale. Nella lezione-concerto verrà presentato un programma che mostra varie tipologie di repertori.
L’esibizione si aprirà con alcuni esempi di canto liturgico della chiesa ortodossa autocefala georgiana, detto genericamente galoba, che vanta una sua specifica tradizione polifonica a tre parti, trasmessa oralmente per secoli e trascritta solo a partire dal XIX secolo. Come in tutte le chiese di rito bizantino l’intera liturgia è cantata e, nel rispetto del calendario liturgico, i cori possono scegliere tra le molte intonazioni di formule e inni. In particolare per il concerto verranno presentate tre versioni dell’inno trisagio, due caratteristiche di scuole regionali diverse e uno, molto conosciuto in Georgia, composto dal Patriaca Ilia II negli anni Sessanta, quando il paese era sotto la dominazione sovietica e limitatissime erano le possibilità di celebrare le funzioni liturgiche.
Una seconda sezione di canti sarà dedicata a composizioni di autori georgiani del XX secolo che hanno composto per coro a cappella ispirandosi anche al linguaggio polifonico locale. Seguiranno esempi di kalakuri simghera (letteralmente “canti di città”), canzoni novecentesche che hanno risentito dell’influenza europea, realizzate anch’esse a più voci. Molto amate anche dai georgiani in diaspora vengono spesso eseguite nelle occasioni conviviali. Concluderanno il concerto alcuni brani legati alla tradizione orale e alla musica di ambientazione rurale di diverse regioni del paese, in particolare Svaneti, Guria e Samegrelo Le vie dei canti “Le vie dei canti” è un coro formatosi nel 2018 che raccoglie donne di varie età, nazionalità e professione (tra cui studentesse e docenti delle Università “Sapienza” e “Tor vergata” di Roma). La sua nascita, per iniziativa della direttrice italo-georgiana Ekaterine Kacharava e delle etnomusicologhe Serena Facci e Grazia Tuzi, fa seguito a un periodo di documentazione e ricerca condotte da Facci sul coro della chiesa ortodossa georgiana di Roma diretto da Kacharava, da cui è nato il libro Galoba. Il canto liturgico nella comunità georgiana cristiano-ortodossa di Sant’Andrea di Roma (2014-2019) (NeoClassica 2022).
Il coro, nella sua attività concertistica, ha dato spazio anche ad iniziative di impegno sociale e solidale. Tra queste, sono stati eseguiti due concerti a favore dei profughi ucraini nel 2022 ed uno per la Giornata della memoria 2023, presso l’Istituto di cultura polacco nel quale è stato presentato un programma di canti concentrazionari.
Il repertorio è vario, con composizioni d’autore o popolari. La presenza della direttrice e di alcune coriste georgiane ha spinto le componenti ad approfondire musiche dell’est-Europa e in particolare georgiane.
Ekaterine Kacharava
Diplomata nel 2002 in direzione di Coro presso il Conservatorio Statale Vano Sarajishvili di Tbilisi, Georgia. Nel 2011 consegue Laurea in Beni Culturali all’Università degli studi Tor Vergata, Facoltà di Lettere e Filosofia. Dal 2010 al 2020 ha diretto il coro della comunità di Sant’Andrea apostolo di Roma del patriarcato della Georgia diocesi dell’Europa occidentale. Fondatrice e direttore artistico del gruppo “Georgia”, Coro vocale di polifonia folclorica e religiosa georgiana. Dal 2006 è responsabile della direzione artistica del coro della Comunità di Sant’Egidio presso la Basilica di Santa Maria in Trastevere. Dal 2014 collabora con il gruppo di ricerca sulle musiche Liturgiche delle Comunità migranti di Roma, coordinato da Serena Facci presso l’Università di Roma “Tor Vergata”.
Un progetto della Fondazione Roma Tre Teatro Palladium e del DAMS dell’Università
Roma Tre (Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo)
Ideazione e direzione
Luca Aversano
Organizzazione
Alessandra De Luca, Roberta Incerti
Comunicazione
Fiorenza Gherardi De Candei (Ufficio Stampa), Elisabetta Sacripanti.