Evento realizzato nell’ambito del progetto “Le luci della conoscenza. Il teatro come esperienza scientifica”
Giovedì 27 aprile, alle ore 18.00, si terrà al Teatro Palladium dell’Università Roma Tre l’evento Le affinità elettive – Dialoghi tra scienza e musica, realizzato nell’ambito del progetto “Le luci della conoscenza. Il teatro come esperienza scientifica”, promosso dalla Fondazione Teatro Palladium dell’Università Roma Tre, dall’Università di Camerino e dall’Università di Teramo (Dipartimento di Scienze della Comunicazione – corso di laurea DAMS) con il contributo di Banca d’Italia.
Il progetto, reso possibile grazie alla proficua collaborazione tra i tre atenei, collega tra loro discipline scientifiche e discipline artistico-performative, con l’obiettivo di offrire al pubblico, e in particolare agli studenti delle scuole, una formazione su temi scientifici attraverso i linguaggi delle arti performative.
Il soggetto e i dialoghi sono del prof. Claudio Pettinari (Rettore Università di Camerino), mentre la drammaturgia e gli aspetti musicali sono stati curati dal prof. Luca Aversano (Presidente Fondazione Roma Tre Teatro Palladium) e dalla prof.ssa Paola Besutti (Vice-direttrice Dipartimento Scienze della comunicazione Università di Teramo), con il coordinamento istituzionale della prof.ssa Anna Lisa Tota (Prorettrice Vicaria Università Roma Tre).
Protagonisti sul palcoscenico saranno in massima parte studenti e studentesse dei tre atenei coinvolti:
Riccardo Ferrauti e Manuel Matteucci (voci recitanti), Sebastian Zagame (violino), Aurelio Marco Raco (pianoforte), Daniele Di Nunzio (baritono), Chiara Parlati, Roberta Ranieri, Nicolò Barba ed Elio Zingarelli (danzatrici e danzatori), Francesco Catalini, Antonino Marino, Caterina Amichetti, Claudia Vitturini (interventi scientifici).
L’evento sarà trasmesso in streaming sul Canale YouTube della Fondazione Roma Tre Teatro Palladium:
https://www.youtube.com/@fondazioneromatreteatropal6122
“Le luci della conoscenza. Il teatro come esperienza scientifica” intende creare un modello di didattica innovativa per le scuole e per le università (Formazione) nei luoghi della musica e dello spettacolo (Teatri).
L’obiettivo principale consiste nell’offrire una modalità diversa e più affascinante di apprendimento delle c.d. discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) ovvero tutte quelle discipline che includono la scienza, la matematica, la biologia, la chimica etc. e la cui modalità di apprendimento viene facilitata integrando l’arte.
Al “luogo dello spettacolo” viene affidato un ruolo generativo, nell’idea che il “luogo” non sia soltanto uno spazio fisico (infrastruttura architettonica), ma un ambito di fatti, fenomeni e relazioni (infrastruttura immateriale). È dunque lo spazio delle arti performative nella sua complessità a influire direttamente sul trasferimento delle conoscenze. L’obiettivo è anche quello di migliorare il contesto di apprendimento degli studenti con particolare attenzione all’integrazione e all’inclusione sociale che vede nei giovani più svantaggiati la necessità di maggiori e diversi stimoli per l’apprendimento e per superare eventuali barriere linguistico/culturali.