“Il modo in cui immaginiamo le nostre città, il modo in cui progettiamo i loro scopi, i loro valori e aumentiamo la loro bellezza, definisce il Sé di ciascuna persona di quella città, perché la città è l’esibizione tangibile dell’anima comunitaria.”
James Hillman, Politica della bellezza
Avvicinare gli studenti alle pratiche creative del teatro, nella loro interazione con le discipline del curricolo scolastico, è l’obiettivo principale del progetto che la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium ha promosso con il contributo della Regione Lazio, nell’ambito degli interventi annuali per favorire l’accesso dei giovani allo spettacolo dal vivo. La partecipazione degli studenti ha riguardato diversi settori che caratterizzano la realizzazione di uno spettacolo dal vivo e la sua comunicazione: drammaturgia, recitazione, movimento scenico, composizione, fotografia, produzione di audiovisivi, grafica, comunicazione. Il nucleo tematico del progetto è costituito da una riflessione sulla città, sugli spazi pubblici che gli studenti e le studentesse abitano o attraversano, sulle esperienze, i disagi, le utopie e le distopie connesse al loro vissuto.
Realizzato con il contributo della Regione Lazio
A cura di Alessandra De Luca, Andrea Cosentino, Eva Grieco, Francesco Maggiore, Efrem Barrotta
con gli studenti e le studentesse delle scuole: Ettore Majorana, Vincenzo Pallotti, Pilo Albertelli,
Orazio, Eugenio Montale, Luigi Einaudi, Enriques, Louis Pasteur, Giorgi Woolf, Michelangelo Buonarroti
In scena gli studenti:
Alessandro Albini, Anita Berton, Alice Carpentieri, Valeria Ciolfi, Federica D’Annunzio, Giulia Di Francesco, Sofia Di Laurenzio, Arianna Flammini, Alessandro Aran Giorgi, Giulia Iegre, Mona Kaloush, Tiziano Madonia, Isabel Pacella, Giulia Scarfone, Lea Torrisi
Studenti del laboratorio di progettazione di identità visiva e comunicazione per lo spettacolo dal vivo:
Manuela Aceto, Alessia Agosti, Valentin Rares Baltag, Arianna Bastianelli, Sara Bellucci, Aurora Celsi, Elisa Civerra, Beatrice De Simoni, Asia Di Marzio, Julia Dziebowska , Abdalla Nouh Hassan Elgaberi, Sonia Galafati, Ilaria Guercini, Jacopo Loreti, Gioia Mastrella, Mahim Md, Alessandro Mezzetti, Roohi Arash Momeni, Flora Musto, Matteo Pan, Federica Papa, Kayla Giezhel Maso Racoma, Omar Saleh, Lorenzo Salomoni, Serena Scapigliati, Maksym Semochko, Leonardo Verdecchia
Scuole partecipanti
Liceo scientifico Ettore Majorana
Liceo Scientifico Vincenzo Pallotti
Liceo Classico Pilo Albertelli
Liceo classico Orazio
Liceo Eugenio Montale
Istituto Luigi Einaudi (classe grafica e comunicazione)
Liceo Artistico Caravaggio
Liceo Enriques
Liceo Scientifico Louis Pasteur
IIS Giorgi Woolf
Liceo artistico Michelangelo Buonarroti (Latina)
Note dei curatori
La restituzione finale del percorso compiuto dai ragazzi non aspira alla compiutezza di una drammaturgia teatrale convenzionale, che avrebbe tolto spazio alla ricerca individuale e collettiva. Ci è sembrato più interessante pensarla e strutturarla come la raccolta di appunti di viaggio, l’esposizione cruda e la giustapposizione di momenti di un processo incompiuto ma vivo, che non si esaurisce tanto nello spettacolo sul palcoscenico, quanto in un percorso immersivo attraverso gli spazi della città e del teatri: fotografie, ritratti, video, scritti, disegni e tutte le forme di espressione con cui i ragazzi hanno voluto raccontare e raccontarsi. L’azione artistica, comunque si realizzi, presuppone lo straniamento dello sguardo, cioè l’osservazione del proprio oggetto con occhi diversi, per poterlo meglio comprendere. Noi speriamo che l’interesse di questo progetto possa risiedere in un doppio straniamento, tramite l’opportunità di gettare uno sguardo sulla nostra città attraverso gli occhi di quegli alieni che troppo spesso sono per noi gli adolescenti.