“Razzia” è uno testo per il teatro ispirato al rastrellamento degli ebrei da Roma operato dai tedeschi il 16 ottobre 1943. Quel giorno la polizia tedesca arrestò più di 1200 persone, le concentrò in una caserma vicino a Regina Coeli e, dopo due giorni, ne deportarono 1022 verso Auschwitz. Ne tornarono 16.
Il testo racconta l’episodio da più punti di vista. Quello dei carnefici è descritto da un ufficiale tedesco e da un collaborazionista italiano, che raccontano la loro esperienza e le loro motivazioni. Gli altri personaggi sono: un fascista convinto e un poliziotto che hanno partecipato, ognuno a modo loro, alla razzia. Poi ci sono una spettatrice, una donna che si rifiuta di aiutare delle ebree in fuga, e un fascista che invece salva due ragazze. Le vittime sono un padre di famiglia, che sopravvive ma vede la moglie
e la figlia scomparire nelle camere a gas, e una ragazza ebrea.
La Fondazione Museo della Shoah porta in scena un reading teatrale in occasione delle celebrazioni della Razzia degli ebrei da Roma (16 ottobre 1943).