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Il ciclo dell’anno e l’anno liturgico: natura e preghiera

4 Luglio 2025 • h. 19.30

Santa Galla


Chiesa di Santa Galla – Circonvallazione Ostiense, 195 – Roma

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti

Coro Le vie dei canti
Direttrice Ekaterine Kacharava

L’anno liturgico, le feste calendariali, i rituali agrari del ciclo dell’anno, ma anche le emozioni e i sentimenti differenti che l’avvicendarsi delle stagioni hanno sempre ispirato in musicisti e poeti è il filo conduttore che guida il concerto presentato dal coro Le vie dei canti per l’occasione odierna.
Un canto georgiano che racconta la bellezza del ritorno delle viole nei prati primaverili aprirà la sezione dedicata alla primavera, seguito dall’inno per l’annuncio angelico della Resurrezione di Cristo, che viene cantato in Georgia durante la processione nella notte di Pasqua. In questa sezione il coro presenterà poi due dei quattro canti mariani preparati per questo concerto, Il Magnificat dell’ucraino Dimitrij Bortnjanskij e un Ave Maria del britannico Sebastian Forbes. Ci
sarà anche un delicato e famosissimo canto del compositore georgiano Jansug Kakhidze, Mova Maisi, che racconta il ritorno dell’amore nel mese di maggio, un tema ricorrente in tanta poesia cantata in Europa.
Segue l’estate, accompagnata da canti popolari gioiosi e di danza del repertorio rurale della regione Guria, in cui la polifonia è particolarmente ricca, e il bellissimo inno di Ildegarda von Bingen, Ave generosa, dedicato alla florida grandezza della Madre di Cristo, nella versione del compositore norvegese Ola Gjeilo.
Abbiamo immaginato autunnale la nera foresta in cui si perde, al colmo della sua disperazione, il protagonista di Bolyongás, composizione di Béla Bartók per coro a tre parti di donne o voci bianche. Seguono tre canti religiosi: una versione Georgiana del Salmo 119, “Beati quelli che sono integri nelle loro vie, che camminano secondo la legge del Signore” e due intense preghiere in russo, un Oché Nash (Padre nostro) di Nicolay Kedrov e Bogodoritze Děvo (Rallegrati Madre di Dio), dall’op. 30 di Sergiei Rachmaninov, Veglia per tutta la notte.
L’inverno è il periodo del lungo ciclo natalizio e del Capodanno. Una serie di canti di questua e ninnenanne della tradizione georgiana e ucraina, ricordano questo periodo dell’anno, assieme a un canto pastorale del Samegrelo (un’altra regione della Georgia) dall’ambientazione invernale.

Primavera
Gaigvizebs (La viola si risveglierà), Guram Bsvaneli (1934)
Velicianie (Magnificat), Dimitrij Bortnjanskij (1751-1825).
Agdgomasa shensa canto georgiano per l’annuncio della Resurrezione
Mova maisi Jansug Kakhidze (1935-2002)
Ave Maria, Sebastian Forbes (1941)


Estate
Sami dzmani, canto popolare georgiano
Nanina, canto popolare georgiano
Ave Generosa, Ola Gjeilo (1974)


Autunno
Bolyongás, Béla Bartók (1881-1945)
Salmo 119
Oché Nash (Padre nostro), Nicolay Kedrov (1871-1940)
Bogodoritze Děvo (Rallegrati Madre di Dio), Sergiei Rachmaninov (1873-1943)


Inverno
Boria irkens, canto popolare georgiano

Alilo, canto natalizio georgiano
Kiria Lesa canto di questua georgiano
Scedrik, canto ucraino per il Capodanno

Le vie dei canti
“Le vie dei canti” è un coro formatosi nel 2018 che raccoglie donne di varie età, nazionalità e professione (tra cui studentesse e docenti delle Università La Sapienza e Tor Vergata di Roma). Si è esibito a Roma e in provincia (al teatro Palladium; presso l’Auditorium della Basilica di Santa Croce di Via Guido Reni a Roma in occasione della Festa della Musica 2024; Polo civico musicale ad Albano; Palazzo Chigi ad Ariccia; Villa Mondragone a Monte Porzio Catone). Nella sua attività concertistica, ha dato spazio anche a iniziative di impegno sociale e solidale. Tra queste, due concerti: a favore dei profughi ucraini nel 2022, e per la Giornata della Memoria 2023, presso l’Istituto di cultura polacco nel quale è stato presentato un programma di canti concentrazionari.
Il repertorio è vario, con composizioni d’autore o popolari. In particolare vengono approfondite musiche della Georgia e dell’est Europa, grazie all’esperienza della direttrice e all’interesse delle componenti. (circa la metà delle componenti ha un’età inferiore ai 35 anni)

Ekaterine Kacharava
Diplomata nel 2002 in direzione di Coro presso il Conservatorio Statale Vano Sarajishvili di Tbilisi, Georgia. Nel 2011 consegue Laurea in Beni Culturali all’Università degli studi Tor Vergata, Facoltà di Lettere e Filosofia. Dal 2010 al 2020 ha diretto il coro della comunità di Sant’Andrea apostolo di Roma del patriarcato della Georgia diocesi dell’Europa occidentale. Fondatrice e direttore artistico del gruppo “Georgia”, Coro vocale di polifonia folclorica e religiosa georgiana. Dal 2006 è responsabile della direzione artistica del coro della Comunità di Sant’Egidio presso la Basilica di Santa Maria in Trastevere. Dal 2014 collabora con il gruppo di ricerca sulle musiche Liturgiche delle Comunità migranti di Roma, coordinato da Serena Facci presso l’Università di Roma Tor Vergata.


Realizzato con il contributo della Regione Lazio nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Festival di Musica
Sacra”

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