Regia e ideazione: Loredana Scaramella
Directed and written by Loredana Scaramella
Con Giacomo Faccini, Roberto Mantovani, Loredana Piedimonte, Carlo Ragone, Mauro Santopietro, Loredana Scaramella e alla chitarra Antonio Pappada’
Playing Shakespeare unisce l’aspetto divulgativo (lo spettatore scoprirà tante curiose abitudini ed eventi che accadevano al tempo di Shakespeare) e l’aspetto puramente spettacolare con annessi virtuosismi di un gruppo di attori e musicisti. Con l’aiuto delle musiche, le voci degli attori condurranno gli spettatori in viaggio dalle taverne di Eastcheap fino alla vita della magica O di legno e dei suoi frequentatori. Con qualche sorpresa, qualche gioco e molta leggerezza.
Un’esperienza, un viaggio. E’ quanto si propone di essere questo nostro spettacolo dalla forma leggera. Un’escursione in un’epoca magica, distante da noi, della quale continuiamo a godere i frutti migliori attraverso le opere che ci sono fortunatamente arrivate.
Andiamo alla scoperta di una società che ha trovato nella rappresentazione teatrale il suo momento di incontro comunitario, ne scopriamo i gusti, le fatiche, i piaceri. Mettiamo in luce le caratteristiche sociali del teatro elisabettiano, la sua straordinaria capacità di sollecitare l’immaginazione degli spettatori, di creare un’intensa comunicazione fra attori e pubblico.
Non può non sorprendere scoprire quanti vocaboli e forme l’inglese contemporaneo abbia ereditato dal Bardo, quanto alcune abitudini siano comuni al pubblico di Shakespeare e a quello contemporaneo, quanto altre siano diversissime, e soprattutto quanto l’Italia con i suoi prodotti e la sua cultura sia stata un riferimento fondamentale per l’Inghilterra di Elisabetta Prima. Come certo non lasciano indifferenti le parole di Amleto,le arguzie di di Falstaff, le riflessioni di Macbeth, gli scontri di Petruccio e Caterina. Con gli strumenti elementari tipici di uno spazio “povero”, cioè con l’aiuto di piccole attrezzerie e soprattutto con le parole di Shakespeare, lavoriamo per creare un interesse e un coinvolgimento tali da non far vivere la trasmissione di informazioni e la presentazione del teatro e dell’epoca elisabettiana come una lezione, ma come un viaggio nel tempo e nello spazio. Il suono della musica dal vivo, la presenza fisica degli attori, la loro capacità di trasformarsi, di comunicare emozioni profonde o leggere e di raccontare storie ci sembra il modo migliore per trasmettere delle conoscenze, coinvolgendo lo spettatore sia a livello intellettuale che emotivo in un’avventura immaginaria, tipicamente teatrale.
Loredana Scaramella